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Come vi avevo accennato quando vi ho parlato della verdissima Isola di São Jorge, il tempo alle Azzorre è sempre un’incognita. Così è stato, infatti, il giorno in cui io e il mio gruppo avevamo in programma il viaggio verso Faial, un’altra meraviglia di questo Arcipelago che viene persino chiamata “Isola Azzurra“. Ma meteo a parte (e permettendo) cosa vedere a Faial?
Faial, perché è chiamata “l’Isola Azzurra”
Prima di scoprire cosa fare e vedere a Faial dovete sapere che viene chiamata “Isola Azzurra“. Innanzitutto, è bene che siate a conoscenza che è la terza isola più popolosa delle Azzorre e che anch’essa, insieme a São Jorge e Pico, fa parte del cosiddetto “triangolo”.
La mia sosta è stata di solo un giorno, ma ovviamente non potevo non capire perché questo angolo disperso in mezzo all’Oceano Atlantico fosse conosciuto anche con il soprannome di “Azzurra”. E il motivo è molto semplice: nessun’altra isola può vantare le enormi siepi di ortensie, di varie tonalità di azzurro, che la impreziosiscono.
Un paesaggio che avrei voluto ammirare ma che, sfortunatamente, è stato completamente celato dalla nebbia, fitta e senza alcuna intenzione di andarsene.
Cosa vedere a Faial, con o senza nebbia
Io e il mio gruppo, per cui facevo da coordinatrice di viaggio, abbiamo raggiunto Faial partendo dall’Isola di Pico. Arrivati al porto di Madalena, abbiamo imbarcato la nostra auto nel traghetto in direzione Horta. Da lì è iniziata la nostra esperienza, tra nebbia e sole che cercava insistentemente di farsi spazio.
La bruma era tanta, soprattutto verso l’entroterra. Per questo abbiamo dovuto rivoluzionare il nostro percorso (preparatevi perché alla Azzorre è quasi una costante) invertendo le tappe.

Il primo luogo che abbiamo visitato è stato il Vulcão dos Capelinhos, un paesaggio davvero surreale e che, nonostante le condizioni meteo avverse, mi ha fatto tornare il sorriso.
Vulcão dos Capelinhos e l’eruzione del 1957
Quando i miei colleghi coordinatori hanno visto le mie storie Instagram provenienti dal Vulcão dos Capelinhos hanno esclamato: “Incredibile vederlo col sole splendente!”. Già, se quel giorno l’entroterra sembrava “riempirsi” sempre di più di nebbia, le coste dall’altro lato parevano liberarsi grazie al vento, regalando un paesaggio davvero speciale e irresistibile.
Sì, il Vulcão dos Capelinhos è una di quelle cose da vedere assolutamente a Faial, anche perché è una zona “giovane”, nata in seguito a un’eruzione avvenuta tra il 1957 e il 1958.

Sulla luna, nella zona di Capelinhos sembra di stare sulla luna grazie a una serie di esplosioni che hanno spazzato via parte dell’isola, aggiungendone un pezzo nuovo. Sebbene il nome “Capelinhos” sia associato al vulcano, nei fatti fa riferimento al promontorio occidentale della parrocchia di Capelo.
Quel che si può visitare oggi è un paesaggio desertico e decisamente fuori dal mondo. Dove la natura mostra tutta la sua potenza e in cui un un faro e alcune delle case distrutte accentuano il carattere drammatico del paesaggio. Uno spazio praticamente privo di vita che sorge, tuttavia, in un’isola lussureggiante e puntellata da straordinari fiori azzurri.

La Caldeira, una delle cose da vedere assolutamente a Faial
Mi resterà per sempre, a meno che non mi capiti di tornarci, una grande curiosità sulla Caldeira di Faial. Sì, perché quella nebbia fitta non se ne è mai andata e la Caldeira, praticamente, l’ho vista coperta solo di questa densa foschia.
Due volte abbiamo provato a raggiungerla, in mattinata e nel pomeriggio subito dopo aver visitato Capelinhos, ma entrambe senza successo.
Vi basti sapere, però, che la potete percorrere per intero lungo tutto il suo perimetro con il sentiero PRC4 (6,8 km). Oppure, la potete ammirare dal suo miradouro, che ne fatti è il punto da dove parte il tragitto.
Spero per voi che sarete più fortunati di me, visto che il meteo può cambiare molto velocemente facendo dissolvere anche la nebbia.
Marina di Horta, per rimanere incantati
Appena sbarcati all’Isola di Faial, o poco prima di andarvene, una sosta è d’obbligo anche alla Marina di Horta. Qui, infatti, si resta incantati dai mille colori e dalle testimonianze lasciate dei navigatori di tutto il mondo.
Sono tantissimi i murales che puntellano questa zona della città e che vale la pena ammirare per capirne la storia e la bellezza.

Ci sono sicuramente altre cose da vedere a Faial, ma essendo rimasta un solo giorno e, soprattutto, avendo avuto come compagna di viaggio la nebbia, il mio programma è stato ristretto. Sì, mi è dispiaciuto e anche parecchio, ma quando il meteo non vuole essere dalla tua parte è inutile arrabbiarsi. Del resto l’ira non risolverebbe le cose.
Di Faial, nonostante tutto, ho capito che è sorprendente e che è in grado di regalarti, in un lembo di terra non troppo esteso, paesaggi lunari e zone dove la vita sembra brulicare senza fine: l’Isola di Faial è un meraviglioso contrasto dopo l’altro.

Alla prossima :*