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Sei una donna (oppure un uomo) e ti manca il coraggio di viaggiare da sola? Niente paura! In realtà quella temerarietà è già dentro di te. Devi solo ammetterlo a te stessa. Vuoi sapere come? Ti spiego tutto nelle prossime righe.
Viaggiare da sola: il coraggio è già dentro di te
C’è da fare subito una distinzione: quella tra viaggio e vacanza. La vacanza è quella cosa che ci concediamo per staccare dalle pressioni quotidiane. Scegliamo un luogo, un albergo che ci soddisfa con servizi annessi e ci andiamo a rilassare con il sacrosanto diritto di non fare un niente. Il viaggio invece, si fa con lo zaino in spalla, con la voglia di esplorare e con l’idea del risposo come ultima stazione.
In viaggio ci si stanca, ma di quella spossatezza che ti riempie anima e cuore. Quella che ti fa dire “Ne è valsa veramente la pena”, insomma, una fatica che non pesa e che, alla fine dei conti, non avverti nemmeno.
Viaggiare è possibile farlo in gruppo, in coppia, ma anche da soli. E io, ogni tanto, amo partire in compagnia esclusivamente di me stessa. Quando ho scritto questo pezzo, infatti, stavo per fare il mio primo viaggio in solitaria. Niente di nuovo, ormai lo fanno in parecchi, ma per me era comunque il primo. Ma come ho fatto, quella prima volta, a trovare il coraggio di viaggiare da sola? Ve lo racconto subito.
Il coraggio come motore
Mi era sempre passato per la testa di partire in solitaria, soprattutto per mettermi in gioco e per costringermi a fare quelle cose che nel caos cittadino difficilmente si fanno.
Ma tra un impegno e l’altro questa esperienza l’avevo sempre procrastinata. E diciamoci la verità, alla volte l’ho rimandata anche per mancanza di soldi, di vera volontà e di coraggio. Poi è passato il tempo, e tra le varie esperienze accumulate nella vita mi mancava sicuramente un viaggio di questo genere.
Per questo motivo una bella mattina, di oramai qualche anno fa, in cui stavo inveendo contro il ritardo dei mezzi romani , mi fermai a osservare un po’ più a fondo quello che avevo in quell’esatto momento. La mia situazione era la seguente: un dottorato appena terminato e andato male (non per colpa mia, ma per una serie di giochi di potere accademico), un lavoro che dire sottopagato era fargli un complimento, una relazione che mi stava sventrando anche se non lo lasciavo a vedere, e una vita faticosa in una delle città sì più belle del mondo, ma sicuramente difficilissima da vivere, a tratti quasi impossibile: Roma.
Il coraggio come spinta per reagire
Così cominciò a ribollirmi in testa l’idea di partire in solitaria, e questo proposito transitava nella mia mente e nel mio stomaco ogni giorno, arrivando a pensarci per almeno 10 minuti durante ogni giornata. E poi taaaaac! Problema di salute. Piccola operazione, una roba banale, ma comunque la prima per me. Ho avuto una paura cane, anche perché l’operazione è stata agli occhi.
Subito dopo questo intervento ebbi la mia piccola fase di convalescenza in cui vi assicuro che avrei voluto picchiare tutti. Mado’ che fastidio i punti, Mado’ che dolore gli occhi, Mado’ che scatole non poter mangiare niente e Mado’ che noia mortale dover stare sempre a casa. Insomma, erano delle giornate di lamento continuo in cui, in realtà, l’idea di questo viaggio non mi sfiorava più.
Una mattina però, mi sveglia con la sensazione di una forza dentro mai provata prima.
In un lampo ebbi tutto molto chiaro, avevo perfettamente capito che era giunto il momento, che dovevo solo cominciare ad organizzarmi, che dovevo comprendere quale sarebbe stata la prima meta di una lunga serie di esplorazioni in solitaria.
Il coraggio ce lo hai sempre avuto
Raga’, è successo così, una vera epifania. Un mattino ho aperto gli occhi con la completa consapevolezza che fosse giunto il momento di partire. Come sia nato il coraggio di viaggiare da sola non lo so, anche perché a questo punto non si parla nemmeno più di audacia perché ricordo che vivevo questa cosa del partire da sola con un’immensa gioia e, soprattutto, come se fosse la cosa più normale del mondo, come se lo avessi sempre fatto!
Il coraggio per viaggiare da sola lo hai, ma devi ancora farlo emergere
Il coraggio di viaggiare in solitaria era già dentro di me, solo che io non riuscivo a rendermene conto. E non me ne accorgevo perché, purtroppo, noi italiani siamo molto vecchio stampo. Pensiamo che fare cose in solitudine -come cenare, per esempio- sia da sfigati. E quindi una cosa normalissima come viaggiare da soli diventa spaventosa. La verità è che bisogna rendersi conto che partire in solitaria è una cosa normalissima. Una volta accettata questa realtà sono sicura che il coraggio di viaggiare da sola sarà automatico in voi.
E infatti, nel momento in cui stavo scrivendo questo pezzo mi sentivo assolutamente pronta a salutare di nuovo Roma, a dire ciao alla città che amo e odio (Roma <-> Amor), al posto che mi ha vista crescere e sbocciare per molti anni della mia vita. E la salutavo per molto tempo: un’estate intera. Tuttavia, le stavo dicendo arrivederci con cuore pieno di adrenalina e con la certezza che, quando sarei voluta tornare, Mamma Roma il suo abbraccio non me lo avrebbe mai negato. Roma sta sempre lì e non si muove, mentre io sì!
Quindi ragazzi per me è successo in questa maniera. L’unica cosa che posso dirvi è che se avete intenzione di fare un viaggio in solitaria, ma non avete il coraggio, prima o poi questo arriverà. Tutto insieme, come un’ondata enorme e senza seguire una vera logica. E sarà BELLISSIMO.
P.s: dal mio primo viaggio da sola sono tornata da un bel po’, e dopo di quello ho continuato, per molto tempo, a girare il mondo in solitaria (alle volte lo faccio ancora). Ad ogni modo, vi ho scritto una lista di 10 domande che mi ponevo prima di intraprendere questa esperienza. Dategli un’occhiata! Sono convinta che vi darà la spinta finale per partire.
Alla Prossima :*
Che bella analisi, si vede che sei psicologa amica 😉 Mi piace l’idea di rimuginare a lungo su qualcosa di importante, farlo proprio, masticarlo.. e poi finalmente svegliarsi una mattina pronti a metterlo in pratica!
eheheh Grazie Anna! Guarda, io lo consiglio a tutti, con me funziona sempre! I problemi vanno affrontati e le emozioni vissute se si vuole cambiare e migliorare nella vita. Grazie ancora! :*
Sto per partire per il mio secondo viaggio on the road da sola… L’ansia c’è ma quanto è bello rendersi conto che possiamo fare tutto senza l’aiuto di nessuno?
Ciao, è fantastico non c’è alcun dubbio 🙂 Dove vai di bello per il tuo secondo viaggio? Anche io partirò a breve per la seconda esperienza di questo tipo. Non riesco più a smettere 🙂
A me ha aiutato tantissimo il fatto che a 19 anni me ne sono partita da sola per la Germania e a 20 per l’Irlanda: non spiaccicavo una parola di tedesco e inglese, la mia famiglia & amici erano a km di distanza e dovevo assolutamente trovarmi lavoro & casa per non dormire sotto i ponti. Te non sai quanto mi ha sbloccato questa situazione, anche perché sono sempre stata una persona timida e riservata. Ora quando ho voglia di andare da qualche parte prendo e vado e non sai quanto adoro attacar bottone con le persone che incontro per strada (io che sono sempre stata un orso!!).
Ciao Katjia, immagino la sensazione e capisco perfettamente quanto questa esperienza ti abbia cambiato. Io ho cominciato a viaggiare sola un po’ piú tardi rispetto a te, ma devo ammettere che quello che mi spaventava maggiormente erano le persone che pensavano che fossi una sconsiderata a voler fare questo tipo di esperienze. Fortuna che alla fine ho deciso di non starle a sentire 🙂
Risvegliarsi un giorno e sentire quella forza mai avuta prima è una sensazione davvero bellissima. Anche a me è successa praticamente la stessa cosa in seguito ad un’operazione!
Ed i viaggi in solitaria, sono il miglior modo per iniziare a conoscersi e, dopo un po’, pure piacersi! 🙂
Ciao Michela,
non posso che essere d’accordo con te! Un’esperienza che dovremmo fare tutti almeno una volta nella vita 🙂