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Il Marocco, per me, è stato amore a prima vista. Il tour in questo Paese, considerato la Porta dell’Africa, è iniziato da Marrakech dove ho scoperto la sua meravigliosa piazza, Jemaa el-Fna, ma anche un palazzo che mi ha lasciata senza parole: El Bahia. Non scherzo, questa città è una vera e propria perla, un luogo che ti entra dritto nel cuore nonostante il caos e i particolari odori non sempre sopportabili. E proprio questo edificio, tra i più notevoli della città, contribuisce in maniera importante a fartene innamorare all’istante.
Palazzo El Bahia: tutto quello che c’è da sapere
La prima cosa che dovete assolutamente sapere è che il Palazzo El Bahia di Marrakesh è considerato un capolavoro dell’architettura tradizionale marocchina. Come premessa mi sembra piuttosto invitante.
La seconda informazione è che, detto onestamente, vale la pena visitarlo con una guida locale poiché non ci sono didascalie in italiano che possano farvi comprendere la maestosità e l’importanza di questa struttura.
La terza nozione è un po’ di storia: El Bahia è stato edificato nella seconda metà del 19° secolo. L’architettura è quella di un Riad, le tipiche case marocchine che tanto colpiscono noi europei. Ma non è uno qualsiasi, anzi, è considerato uno dei Riad storici più importanti di tutta la Capitale Imperiale, sia a livello di architetture, sia per le sue grandi dimensioni.
Infine, raggiungerlo è facilissimo poiché si trova all’interno della Medina, al confine con il quartiere ebraico. In sostanza, potrete tranquillamente arrivarci con una piacevole camminata dalla Piazza Jemaa el-Fna, uno dei quei luoghi della città che mi ha davvero lasciata a bocca aperta.
All’interno del palazzo: cosa vedere
C’è una premessa da fare: l’edificio è vuoto, ma nonostante questo è in grado di lasciare sbalordito chiunque vi ci metta piede. Il motivo per cui si trova in questa condizione è che nel corso degli anni è stato saccheggiato diverse volte.
Ciò che è oggi è possibile ammirare, comunque, è un palazzo giunto a noi in uno stato di conservazione ottimale. Gli ambienti, quelli visitabili, sono magnificamente decorati in stile andaluso-moresco e vantano dai profili altamente labirintici.
Le stanze che ospitavano le mogli e le concubine di Ahmed ben Moussa, per esempio, presentano soffitti creati cedro intagliato, mentre negli spazi di rappresentanza spiccano mosaici zellige, stucchi, vetrate colorate e pannelli di seta, una vera meraviglia.
Assolutamente affasciante è il grande cortile centrale che possiamo definire un vero e proprio capolavoro artistico. Da queste parti, infatti, superfici di marmo si fondono con gallerie di legno inciso ed elaborate decorazioni.
Credo fermamente, però, che una delle cose che vi sorprenderà maggiormente è che per entrarvi dovrete attraversare un giardino esterno. Ecco, vi sembrerà di mettere piede in un’altra dimensione: passo dopo passo vi allontanerete sempre di più dal frastuono della Medina per avvicinarvi alla pace che regna sovrana all’interno del palazzo. Un qualcosa che se non si vive è difficile spiegare.
Sostengo davvero che il Palazzo El Bahia di Marrakech meriti una visita. Innanzitutto perché è l’edificio più importante e maestoso della città, e poi perché nonostante l’assenza di arredo è davvero affascinante. Certo, a me sono altre le cose che colpiscono di un luogo. Della serie che non vado pazza per i palazzi reali, eppure, in qualche modo, questo edificio è riuscito a fare breccia nel mio cuore. Tuttavia, mi preme ripetervi una cosa che già vi ho detto: per qualche spiccio in più affidatevi a una guida locale, vale davvero la pena.
Alla prossima :*