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A me basta sentire la parola “Marocco” che mi vengono gli occhi a cuore. Tutto il Paese è riuscito a conquistarmi, ma se devo scegliere qual è il luogo che più di tutti mi ha sorpresa e che mi ha lasciato con una sensazione di stravagante incredulità addosso, quello è senza ombra di dubbio Fès. Attenzione però, non è una città che va scoperta da soli e per mille motivi diversi. Ecco perché ho deciso di darvi alcuni consigli su come visitare la Medina di Fès.
Visitare le Medina di Fès in autonomia o no?
Potreste anche decidere di visitare in autonomia la Medina di Fès, ma detto proprio onestamente fareste un errore madornale, oltre che a rischiare di non capire assolutamente niente.
Vi basti sapere che la Medina di Fès è considerata la più antica e grande del mondo. Ciò vuol dire che vi ritroverete in un intricato labirinto strettissimo dove si perde facilmente il senso dell’orientamento. Sì, anche coloro che lo hanno ampiamente sviluppato possono ritrovarsi in questa condizione.
Ma non solo: ci sono solo due strade principali: Talaa Kebira (Grande Pendio), e Talaa Seghira (Piccolo Pendio). Le altre strade, che sono tantissime, non hanno un nome o, nel migliore dei casi, è scritto solo in arabo.
Fès è anche una città di grandi dimensioni e in cui vivono oltre un milione di abitanti. Ma sapete quanti abitano della sua Medina? Ben 70.000 anime, e tutti quasi ancora ammassati tra le mura del centro antico.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1981, conta più di 9400 vicoli pregni di meraviglie da scoprire. Insomma, il mio consiglio per visitare la Medina di Fès è quello di rivolgervi a un’esperta guida locale. Il rischio è perdersi, non capire niente e soprattutto scoprire poco. Anche perché spesso e volentieri nemmeno il Gps del cellulare funziona.
Cosa vedere nella Medina di Fès
Visitare la Medina di Fès è come fare un salto indietro nel tempo poiché il suo aspetto non è cambiato di molto nel corso dell’ultimo millennio. Quasi sicuramente entrerete nel centro storico di questa labirintica città tramite Bab Bou Jeloud, una porta con tre archi moreschi e con le piastrelle colorate di blu nella parte esterna e verdi su quella interna.
Varcata la soglia, potrete finalmente iniziare a visitare la Medina di Fès. Ma prima di scoprire cosa vedere due piccoli consigli: camminate sempre sul lato destro delle vie, quello opposto è “riservato” a motorini e asinelli carichi di merce; preparatevi a vedere una straziante forma di povertà un po’ ovunque.
Madrasa Bou Inania, la più bella scuola coranica in città
Si trova poco dopo la maestosa porta di ingresso e per via delle decorazioni delle sue pareti viene considerata il punto più alto dell’architettura merinide.
A differenza di altri luoghi sparsi per la città, Madrasa Bou Inania è accessibile anche a persone non islamiche. Qui, attraverso due piani, ammirerete una moschea con un bel minareto rivestito di piastrelle verdi e un cortile con al centro la vasca delle abluzioni, la sala della preghiera e le aule.
Molto interessante è anche l’orologio ad acqua (Dar al-Magana) che si trova all’esterno della scuola e che un tempo indicava le ore della preghiera islamica.
Moschea Andalusa, meraviglia da visitare nella Medina di Fès
Un altro luogo da visitare assolutamente nella Medina di Fès è la sua Moschea Andalusa, che si trova in cima a una salita accessibile tramite gradini. Sfoggia un monumentale portale rivolto verso nord che è ornato di zellige, ceramiche artigianali prodotte in Marocco che si distinguono per essere sgargianti, imperfette e colorate.
Essa, tra le altre cose, è una delle principali e più antiche moschee della Medina. Quel che c’è da sapere è che purtroppo l’ingresso non è concesso ai non musulmani, ciò vuol dire che potrete ammirarla solo dall’esterno.
Place as-Seffarine, un amore di piazza
Tra le cose che mi hanno strappato un sorriso spontaneo presso la Medina di Fès c’è Place as-Seffarine, una deliziosa piazzetta situata tra il souq dei tintori e quello dei conciatori. Verrete accolti dal suono dei martelli degli artigiani del rame e dell’ottone.
In poche parole, è la piazza degli artigiani dove potrete osservare il loro incessante lavoro, anche se sono abbastanza certa che a catturare maggiormente la vostra attenzione saranno principalmente le pentole e i piatti di grandissime dimensioni, generalmente noleggiati per i banchetti nuziali.
Moschea e Università al-Quaraouiyine
Continuando a districarvi nella spettacolare Medina di Fès, vi ritroverete presso la Moschea e Università al-Quaraouiyine. Si tratta di una delle università più antiche del mondo musulmano occidentale.
Riccamente decorata, la Moschea di Karaouine presenta con 16 navate e ricorda quella di Cordoba. Bellissimo il suo cortile a cielo aperto con una grande fontana al centro, una fontana minore a ogni lato e la sala di preghiera decorata con stucchi e kufic, l’antica forma calligrafica araba.
Anche in questo caso, purtroppo, i non musulmani non possono entrare, ma sappiate che al suo interno prende vita una biblioteca da oltre 30.000 libri e manoscritti e che è il cuore spirituale di Fès e di tutto il Marocco.
Cosa visitare nella Medina di Fès: Zawiya Moulay Idriss II
Zawiya Moulay Idriss II, ovvero la residenza (Zawiya) del fondatore della città (Moulay Idriss II) per gli abitanti è il vero e proprio cuore di Fès. Anche in questo caso, chi non professa la fede musulmana non può varcare la soglia, ciò non toglie che dall’esterno è davvero possibile percepire tutta la sua maestosità.
Madrasa Bou Inania, dove possono entrare tutti
Bou Inania è l’unica Madrasa di Fès dove possono entrare tutti, quindi a prescindere dalla propria fede religiosa. Quello che troverete al vostro cospetto è un complesso che comprende una residenza per studenti, una moschea e una scuola islamica.
Considerato tra i più belli del Marocco grazie alla sua ricca decorazione con interni in legno di cedro intarsiato, piastrelle zellige e un cortile d’ingresso in marmo, è anche l’unica Madrasa di Fès a possedere un minareto.
Conceria Chouara, il top da visitare della Medina di Fès
Non si è mai del tutto preparati all’eccezionale Conceria Chouara, ma del resto posti come questi non esistono più nel mondo. L’accesso non è permesso ai visitatori, ma per fortuna i negozianti di oggetti in pelle della zona permettono ai visitatori di salire sulle loro terrazze per poter ammirare le concerie e le diverse fasi di lavorazione.
Una tradizione millenaria che potrete apprezzare direttamente con i vostri occhi, tanto che scoprirete che tra i prodotti più utilizzati per la concia delle pelli ci sono gli escrementi di piccione e l’urina di mucca, entrambi ricchi di potassio.
Place an-Nejjarine, tra le più grandi della Medina
Da non perdere per nessuna ragione al mondo è anche Place an-Nejjarine, la piazza dei carpentieri che è una delle più grandi della Medina. Qui a svettare c’è una delle fontane più belle della città e un sontuoso funduq oggi trasformato nel Museo Nejjarine dell’artigianato ligneo.
Visitare i Funduq nella Medina di Fès
I Funduq sono gli antichi caravanserragli dove i carovanieri potevano trovare ristoro dopo un lungo viaggio. Oggigiorno sono, nella maggior parte dei casi, spazi riconvertiti e spesso occupati da bancarelle e negozi.
I souk di Fès
Terminiamo questo viaggio alla scoperta della Medina di Fès attraverso i suoi souk. Ben diversi da quelli di Marrakech, sono tantissimi e dedicati a differenti laboratori artigianali. Tra i più interessanti e autentici c’è quello dei tintori della lana, ma non manca il metallo, il vetro, il legno e molto altro ancora.
Visitare la Medina di Fès per me è stato come fare un tuffo in un mondo incredibile. Venivo dalle splendide scimmie della foresta dei cedri e mi sono ritrovata in una città in cui la decadenza si mischia alla storia, la povertà si mescola alla sfarzosità che si incontra in ogni vicolo, l’odore forte delle concerie si plasma a quello delle spezie che vendono nei souk. Insomma, Fès è una città dove non sai mai cosa aspettarti, dove ogni passo riserva una sorpresa, dove tutto sembra in sopravvivere in uno strano, meraviglioso e rigoroso disordine. Un posto da visitare almeno una volta nella vita perché non si può assolutamente spiegare a parole.
Alla prossima :*