Giardini Majorelle: cosa vedere nel rifugio d’amore di Yves Saint-Laurent

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Nel cuore di Marrakech sorge una vera e propria oasi che è stata il rifugio d’amore di Yves Saint-Laurent e il suo compagno Pierre Bergé. Un posto immerso nel silenzio e dotato di un estro davvero eccezionale. Sono i Giardini Majorelle, un piccolo paradiso ricco di vegetazione che si fonde con i colori pastello e una suggestiva architettura islamica: cosa vedere in questo luogo che lascia senza fiato.

Un po’ di storia sui Giardini Majorelle

Dimenticate il caos della Medina, scordatevi la frustrazione che si avverte in alcuni angoli del Souk di Marrakech, perché i Giardini Majorelle sono un mondo fori dal comune e dalla bellezza irresistibile. Da queste parti tutto sembra trovare ordine ed equilibrio, un parco in cui qualsiasi cosa parla di artisti talentuosi, di passione e di amore per la cultura marocchina.

Sono stati concepiti agli inizi del 1900 dal pittore orientalista Jacques Majorelle. La sua idea era creare un giardino lussureggiante che fosse un luogo di pace e tranquillità in cui potersi dedicare alla pittura. Furono così costruiti nel 1920 per essere aperti al pubblico solo nel 1947. Tuttavia, in seguito alla morte del suo ideatore, la proprietà era destinata a diventare un complesso alberghiero.

Ma per fortuna Yves Saint-Laurent, uno dei più grandi stilisti francesi del secolo scorso, insieme al suo amante Pierre Bergé, altro noto artista, decise di salvare questo patrimonio incommensurabile acquistandolo nel 1980. Vi basti pensare che insieme lo definirono “un’oasi in cui i colori di Matisse si mescolano a quelli della natura”.

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I colori dei Giardini Majorelle

Yves Saint-Laurent morì poi nel 2008 a Parigi ma le sue ceneri furono disperse, per sua stessa volontà, proprio all’interno dei Giardini Majorelle. In sua memoria, infatti, c’è un memoriale che svetta tra le bellezze del parco.

Cosa vedere in quest’oasi di pace

Visitare i Giardini Majorelle, che si trovano al di fuori della Città Vecchia di Marrakech, vuol dire camminare dentro un’opera d’arte tridimensionale. Una sorta di affascinante museo a cielo aperto che si sviluppa tra deliziosi vialetti, piccoli laghi, vasi in ceramica e un’eccezionale vegetazione.

Ma del resto sono uno dei giardini più incredibili del Marocco e del mondo intero, un luogo avvolto nel misticismo e nelle suggestioni dell’architettura islamica.

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Parte della vegetazione nei Giardini Majorelle

Passeggiarci è come fare un viaggio in tutto il nostro pianeta. Sono impreziositi, infatti, da esemplari botanici provenienti dai cinque continenti che conosciamo, compresi gli angoli più remoti del mondo: cactus, banani, rare piante di aloe, palme, bambù, ninfee e molto altro ancora.

A dominare la situazione, però, è il Blu Majorelle, un colore che si distingue dagli altri per la sua intensità e per il suo essere accesso. Una tonalità che riesce a contrastare la calma trasmessa dell’acqua che scorre e in grado di armonizzarsi con i mille profumi dispersi nell’aria. A spiccare, inoltre, sono anche i colori giallo e rosso. Da non perdere, oltre alle bellezze naturali, il memoriale, poi la villa dove vivevano i due grandi artisti e i musei che ci sono all’interno.

dove si trova memoriale Yves Saint-Laurent
Il memoriale di Yves Saint-Laurent

I Giardini Majorelle sono capaci di ammaliare e sedurre qualsiasi visitatore. All’ingresso vi verrà consegnata una cartina con i maggiori punti di interesse e con i vari percorsi possibili. Ovviamente non so dirvi le emozioni che potrete provare in questo angolo di mondo così straordinario. Ma nonostante questo, quel che so con certezza è che una parte della vostra anima rimarrà per sempre in questo luogo assolutamente splendido.

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La sottoscritta presso i Giardini Majorelle

Alla prossima :*

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